La manovra Monti sembra arrivata alla versione definitiva che sarà votata domani in Parlamento. Le ultime modifiche hanno introdotto novità per i piccoli risparmiatori in particolare in tema di bollo. Vediamole in dettaglio.
Oggi esistono due tipologie di bollo:
- l’imposta di 34,2 euro che si paga sul conto corrente (e in teoria anche sul conto deposito ma in questo caso la tassa viene pagata in genere dalla banca)
- un bollo sul deposito titoli con diversi scaglioni a partire da 34,2 euro. Il deposito titoli comprende azioni, obbligazioni (inclusi titoli di stato), etf, derivati e in certi casi anche i pronti contro termine.
Il Decreto Monti è intervenuto su entrambi i punti.
1. Bollo sul conto corrente e i libretti di risparmio
La manovra finanziaria ha introdotto in questo ambito due novità:
- l’applicazione del bollo anche ai libretti di risparmio (sia postali che bancari)
- l’esenzione del bollo su conti e libretti se con giacenza media nel periodo non superiore a 5.000 euro
Per i conti deposito non cambia in sostanza nulla visto che le banche continueranno a pagarlo. Ora però si può evitare di pagare anche il bollo sul conto corrente: basta mettere una sorta di tetto a 4.000 o 5.000 euro. Ogni volta che si supera questa cifra si fa un bonifico verso un conto deposito
2. Bollo su titoli, buoni postali, fondi, polizze
La seconda grande novità della manovra riguarda l’estensione del bollo a tutti gli strumenti finanziari. Il bollo quindi si pagherà anche su:
- fondi comuni di investimento
- sicav
- gestioni patrimoniali
- polizze vita
- buoni postali
- pronti contro termine
Cambia anche la modalità di calcolo:
- nel 2012 si applicherà lo 0,1% sul valore di mercato degli strumenti finanziari
- nel 2013 l’aliquota si alzerà allo 0,15%
E’ previsto un minimo di 34,2 euro e solo per il 2012 un massimo di 1.200 euro.
Solo per i buoni fruttiferi postali c’è l’esenzione in caso di controvalore (misurato dal valore di rimborso) non superiore a 5.000 euro. In pratica se si detengono buoni sotto tale valore non si paga, ma se per esempio si ha u buono da 5.000 e uno da 250, si pagherà il minimo di 34,2 euro.
Ricordo che queste modifiche entreranno in vigore dal 2012. Non c’è dubbio che viene rafforzata ulteriormente la convenienza dei conti deposito che offrono ottimi rendimenti senza bollo.