Recentemente anche ING Direct ha lanciato i Pronti Contro Termine (PcT) affiancandoli al noto conto deposito Conto Arancio. Personalmente la novità mi ha sorpreso per due ragioni:
- i PcT in passato sono stati utilizzati da diverse banche, non solo online, per sfruttare la minore tassazione. Infatti i Pronti contro Termine erano tassati al 12,5% mentre i conti deposito subivano un’aliquota di imposta del 27%. La notevole differenza consentiva di offrire anche tassi lordi inferiori ma tassi netti equivalenti alla concorrenza. Con la recente manovra finanziaria però la tassazione delle rendite derivanti dai diversi strumenti finanziari è stata uniformata al 20%. Non esiste quindi più alcun beneficio di natura fiscale per questi prodotti;
- il lancio dell’offerta di ING Direct è stato deludente visto che i PcT Arancio offrivano al massimo il 3,75%.
Recentemente ING ha rivisto la sua proposta apportando alcuni correttivi.
I PcT di Conto Arancio
Vediamo quindi caratteristiche e costi della proposta di ING al fine di determinare se è conveniente rispetto a quanto proposto da altre banche online.
I Pronti contro Termine sono contratti con i quali una controparte vende determinati titoli ad un prezzo con l’impegno di riacquistarli ad una certa scadenza e a un prezzo prefissato. La differenza tra i due prezzi determina il rendimento e quindi il tasso di interesse dell’operazione.
Nel caso in questione tu ti impegneresti ad acquistare subito (a pronti) obbligazioni di ING Bank sapendo che dopo alcuni mesi, in base alla scadenza scelta, ING Direct li riacquisterà ad un prezzo superiore. Nello specifico l’offerta di Conto Arancio prevede tre possibili scadenze:
ING ha recentemente aumentato i tassi portandoli fino al 4% per la scadenza a 9 mesi. I rendimenti sono al lordo dell’imposta ora pari al 20%, quindi il 4% lordo equivale a un 3,2% netto. Inoltre si paga l’imposta di bollo di 1.81 € per ogni sottoscrizione. Non ci sono altri costi.
Per sottoscrivere i Pronti contro Termine occorre avere Conto Arancio o Conto Corrente Arancio, con una notevole differenza: nel primo caso l’importo minimo sottoscrivibile è di 25.000 euro, nel secondo si può partire da soli 1.000 euro.
Perché ING ha introdotto i Pronti contro Termine? La mia opinione
E’ una domanda legittima che mi sono posto anch’io considerando, come scritto all’inizio, che i tassi di interesse non erano neppure concorrenziali e non esiste più un vantaggio fiscale. Ora il rendimento è aumentato ma convengono i PcT?
Ricordo che Conto Arancio offre un tasso del 4,2% lordo a 12 mesi ma solo ai nuovi clienti. Questa proposta si rivolge chiaramente ai già clienti. In passato ING è stata più volte criticata perché non offriva nulla ai clienti dopo il primo periodo promozionale. Con questa iniziativa cerca di colmare questa lacuna, probabilmente perché si è resa conto di deflussi costanti di capitali verso altre banche online.
Personalmente però trovo questa offerta ancora insoddisfacente rispetto alle altre. Preferisco infatti un Che Banca al 4% piuttosto che questa, per diverse ragioni:
- seppur possa contare poco i Conti Deposito sono garantiti fino a 100.000€ dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) mentre i PcT non hanno alcuna tutela e risentono anche del rischio relativo all’emittente delle obbligazioni sottostanti
- i Conti Deposito sono più semplici e trasparenti; sui PcT occorre sempre informarsi sul prodotto sottostante e c’è un piccolo costo per contratto
- non è chiaro, almeno dal sito di ING e dai Fogli Informativi non si capisce, se è possibile chiudere anticipatamente l’operazione di investimento in PcT e con quali modalità. Con la maggior parte dei CD invece si può tranquillamente svincolare in anticipo ricevendo un tasso base;
- se si è possessori del solo Conto Arancio occorre un investimento minimo impegnativo: almeno 25.000 euro
Seppure ritenga il Pronti contro Termine di ING Direct sicuro, penso che il maggior rischio e la possibilità di non svincolare in anticipo non siano correttamente prezzate. Meglio quindi un 4% su Che Banca o 4,3% con IWPower.