I Buoni Fruttiferi Postali sono da sempre un tipico investimento del piccolo risparmiatore. Ma convengono come investimento, soprattutto se confrontati con le alternative? Vediamo di far un’analisi.
Anche i Buoni Postali hanno ovviamente subito il trend di mercato con tassi in rialzo. Oggi quindi sono tornati dopo tanto tempo a offrire rendimenti interessanti, sopra il 3%. Vediamone alcuni in dettaglio.
Rendimenti buoni postali
Partiamo dal Buono Ordinari con durata 20 anni che promette un tasso di interesse del 3,5%. Ma questo tasso si ottiene solo mantenendo il buono fino alla scadenza, quindi per ben 20 anni. Se per es. si tiene il titolo per 5 anni si riceve un magro 1,15% lordo, a 10 anni si alza solo all’1,87%.
Possiamo scegliere un Buono con durata inferiore, come il 4 anni Plus. In questo caso la durata è nettamente inferiore, solo 4 anni, ma si deve mantenere l’investimento per tutto il periodo. Alla scadenza si riceve un tasso lordo pari al 3%.
Un’altra formula molto utilizzata è il 3×2. Si tratta di un buono a 6 anni ma che ti permette di ricevere gli interessi anche dopo 3 anni. In pratica puoi rientrare dall’investimento in ogni momento ma se lo fai prima dei 3 anni non ricevi alcun rendimento. Svincolando a 3 anni ottieni gli interessi ma un magro 1,25%. Alla scadenza dei 6 anni avrai invece il 3%.
Alternative ai buoni postali
Se confrontato con i valori del passato il tasso di interesse del 3% può sembrare ragguardevole. Ma il mondo finanziario è cambiato totalmente negli ultimi 18 mesi da quando le Banche Centrali hanno abbandonato la politica dei tassi zero. Basti pensare che l’attuale tasso di sconto della Bce, un tasso che si applica per le transazioni a breve, è il 4,5%, pertanto ben più alto.
Tra le alternative ai Buoni Postali vengono immediatamente in mente Bot e Btp. Un Bot a un anno ora ha un rendimento vicino al 4%. Rendimenti simili, un po’ più alti, per il Btp. Es. il Btp a 5 anni è ora intorno al 4,10%. Considerando che buoni e titoli di stato subiscono la medesima tassazione del 12,5%, è evidente che non c’è paragone e Btp e Bot vincono a mani basse.
Spostiamoci ora sui conti. Qui abbiamo varie soluzioni. Si può optare per il conto BBVA (seconda banca spagnola) che offre un tasso del 4% sul saldo del conto. Quindi somme liberamente disponibili senza vincoli, scadenze e penali. Il conto non ha costi e offre altri vantaggi come un rimborso del 20% di quanto speso nel primo mese con la carta. Puoi aprirlo in pochi minuti dal sito BBVA e inserendo il codice passaparola 77660078523962 riceverai anche 10 euro non appena farai un acquisto con la carta di almeno 5 euro.
Se invece preferiamo impegnarci per un periodo più lungo, ovviamente con un premio sul rendimento, ci sono soluzioni che offrono tassi di interesse sopra il 5%. Sto parlando dei conti deposito, per es. Cherry Bank offre il 5,4% per scadenze a 3, 4 o 5 anni. E sulle medesime scadenze Illimity Bank arriva al 5,75% nella versione Premium.
I tassi sono soggetti a frequenti aggiornamenti pertanto verifica sempre sui siti. Ma non attender oltre, ormai siamo prossimi ai massimi. E soprattutto mantenere i soldi su conti correnti a tassso zero o strumenti sotto performanti (come i buoni postali) ti fa perder soldi perché vengono erosi dall’inflazione.