Ormai da tempo i tassi di interesse offerti dai conti deposito sono ai minimi storici, ben lontani dal 5% di molti anni fa, ma anche dalle offerte al 3% per vincoli lunghi di alcune nuove banche. Però finora tali rendimenti erano per lo meno superiori all’inflazione, consentivano quindi con pochi rischi di mantenere il valore dei propri risparmi.
Da ormai un anno e passa questo non è più vero. L’inflazione è tornata a salire, prima leggermente, ora prepotentemente. All’inizio le motivazioni erano i maggiori costi e i colli di bottiglia nella distribuzione creati dalla pandemia. Ultimamente i prezzi risentono ovviamente della guerra, prima minaccita e ora pure arrivata. L’aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime, non solo petrolio e gas, ma anche dei principali minerali e metalli, porta ovviamente a un aumento anche di tutta la filiera a valle. Perché tutta la produzione, ma anche la distribuzione (trasporti e conservazione prodotti) viene colpita dagli aumenti a monte.
L’inflazione quindi galoppa. Ma i tassi di interesse aumenteranno? Fino anche solo un mese fa sembrava inevitabile anche in Europa l’aumento dei tassi da parte della BCE. In America ce n’è già stato uno. Ma difficile anche là far previsioni, fino a prima della guerra si parlava addirittura di 3-6 piccoli interventi solo nel 2022. Ora la prospettiva sembra cambiata in toto. Soprattutto in Europa. Da noi infatti l’inflazione non è tanto dovuto alla domanda che spinge l’offerta a alzare i prezzi (fattore su cui può intervenire con maggiore accuratezza la BCE) ma appunto all’aumento dei prezzi delle materie prime. Un aumento importato quindi. Peggiorato poi dalla debolezza del dollaro, moneta con cui sono prezzate tutte le materie prime.
In questa situazione, con rischio di recessione, difficile pensare a un intervento della BCE. Pertanto salvo promozioni di singole banche, difficile pensare a un aumento degli attuali rendimenti offerti dai conti deposito.
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Migliori conti deposito marzo-aprile 2022
Al momento pertanto i tassi rimangono ai minimi. Ma piuttosto che lasciar i soldi sul conto corrente, conviene comunque sfruttare questi prodotti.
Per chi non vuole vincolare e desidera aver i soldi sempre pronti all’uso o quasi, le migliori soluzioni del momento sono:
- Conto Progetto all’1% e bollo pagato per il 2022 (inoltre fino a giugno il tasso è 1,25%);
- Findomestic 1% ma fino a giacenza di 10.000 euro, poi 0,5%;
- FCA Bank 0,5%, ma è consigliabile vincolare per ottenere lo 0,75%. In caso di esigenza lo svincolo è immediato e si percepirà lo 0,5% per il periodo dall’ultima liquidazione trimestrale degli interessi.
Si può anche vincolare una parte del capitale, consiglio comunque di non andar oltre i 12-18 mesi. Per queste scadenze le proposte migliori sono di:
- Banca Aidexa con l’1% per entrambe le scadenze;
- Conto Key di Banca Progetto con l’1% a 12 mesi (ma conviene allora rimanere sul libero che offre almeno per ora lo stesso rendimento) e l’1,1% a 18 mesi;
- Illimity: 1% a 12 mesi, 1,2% a 18 mesi.